Calciosociale
Corviale, periferia estrema di Roma: disagio sociale e povertà convivono da anni, senza speranza, ed è qui che arriva il calcio sociale. Una disciplina sportiva dallo straordinario impatto sociale, basata su regole volutamente reinterpretate e fuori dalla logica comune. L’obiettivo è creare un modello di società più giusto e coeso, trasformando i campi di calcio in palestre di vita dove l’integrazione avviene quando le persone disagiate entrano a diretto contatto con persone normodotate. Una vera e propria scommessa, vinta grazie anche all’impegno di tanti. Il Campo dei Miracoli–Valentina Venanzi (intitolato alla ragazza morta a Roma travolta da un autobus di linea), diventa quindi la prima sede di Calciosociale in Italia, che il suo Presidente, Massimo Vallati, segue da sempre con anima e cuore.
Il Campo dei Miracoli si distingue per essere un centro polifunzionale innovativo, ricostruito secondo le migliori soluzioni di Bioarchitettura ed è riconosciuto, grazie alla collaborazione con istituzioni e Vodafone Italia, come il primo esperimento di Architettura Sociale in una periferia romana. Legno, argilla, canapa, canniccio, pannelli solari, geotermia: nel Campo dei Miracoli non c’è cemento e non c’è plastica; tutto è realizzato con materiale biodegradabile, secondo le caratteristiche architettoniche più all’avanguardia, tanto da aver ricevuto il Premio per lo sviluppo ecosostenibile nella fiera internazionale Ecomondo.
In occasione del semestre italiano di Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, il Calciosociale è stato presentato ai Ministri dello Sport d’Europa come Best Practice.