Il Valore della Toponomastica

Ho sempre pensato che la toponomastica sia il segno di una comunità. E' per questo che da assessore alla scuola ho chiesto di intitolare i luoghi della formazione a persone che abbiano lasciato il segno in questo mondo. Da personaggi internazionali al bravo pediatra di un quartiere di periferia. E' per questo che ad ogni intitolazione di vittime degli anni di piombo chiedevo ai famigliari di vittime di destra e di sinistra di essere presenti. E' per questo che abbiamo voluto dedicare a Nino e Bixio Pergola, cacciati per le leggi razziali dal comune e uccisi ad Auschwitz, il piazzale del dipartimento personale in Campidoglio.

La sindaca di Roma ieri ha rilanciato la nostra proposta di re-intitolare le strade dedicate a coloro che hanno firmato il manifesto della razza. Bene (magari se citasse di chi era la proposta sarebbe meglio). Allora lo facesse fino in fondo. Si intitolino a personaggi "opposti".

Shlomo Venezia che aspetta ancora un riconoscimento, Leone Jacovacci che non ha avuto riconosciuto il suo titolo italiano di pesi leggeri durante il fascismo in quanto nero, ad esempio. E poi visto che la memoria ha sempre bisogno di essere tradotta ai giorni nostri, vogliamo che Roma dedichi una strada o una scuola a Rosa Parks. E' una richiesta che abbiamo elaborato insieme a Mauro Valeri, Mario Venezia Presidente della Fondazione Museo della Shoa e a Felicia Bell, nuova Direttrice della Rosa Parks Foundation.

Sarebbe davvero un bel cambio di passo per questa città. Perché la toponomastica segna il livello di civiltà di una comunità.

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